“... Il figlio Paolo ha assimilato gli insegnamenti pratici, ma soprattutto morali derivanti da quell’ambiente, dove la personalità discreta e riservata del padre [Ermanno Toschi] e la sua arte valente ma misurata, non si imponevano, anzi, gli lasciavano ampia libertà di pensiero e di azione. La sua formazione autonoma lo ha condotto a percorrere un cammino fatto di ricerche diverse, innovative e personali. Dall’uso del collage alla ceramica, la vivace ed esuberante vena creativa di Paolo si trasferisce alla pittura, dispiegandosi in composizioni nelle quali lo spazio, scandito da un ordine razionale, si anima del ritmo pulsante della vita, vibrando di luce e di colori brillanti, accostati con chiarezza ed equilibrio. Nelle vedute urbane o nei paesaggi toscani filtrati dalla memoria, le geometrie delle case, delle strade, delle campagne, rispondono ad un’armonia suprema, fortemente sentita, che è misura delle cose e riflessione interiore...”
GABRIELLA GENTILINI
dal catalogo della mostra "ERMANNO E PAOLO TOSCHI, Atmosfere familiari”, a cura di GABRIELLA GENTILINI, Firenzeart Gallery, Firenze, 26 gennaio - 7 febbraio 2002.
Firenzeart Gallery, Firenze, "Atmosfere familiari", a cura di GABRIELLA GENTILINI, gennaio-febbraio 2002.