Davide Vinattieri (Vidà)

Vidà,
la passione, l'estro di un giovane artista toscano, residente a Lastra a Signa, che trasforma in linguaggio pittorico il proprio amore per il legno, le forme antiche e il mondo contadino: Vidà.
“ A lungo – spiega l'artista – ho prodotto artigianalmente oggetti da arredo ispirati alle vecchie forme della nostra tradizione.
Poi ho iniziato ad arricchire il legno con decorazioni varie e ho preso amore per i colori e le forme del disegno, da questa esperienza ho iniziato a mettere su tela le immagini che la mia fantasia mi suggeriva”.


Mostre

12 – 2005 “Firenze Art” Firenze
03 – 2006 “Art Point Black” Firenze, premiato fra i pittori emergenti
04 – 2006 “Il Poderino” Fiesole, Firenze
04 – 2006 “Art Point Black” Firenze
05 – 2006 “70° Mostra Artigianato” Firenze
05 – 2006 “Concorso di Pittura Città di Lastra a Signa” Firenze
06 – 2006 “Concorso Piazza Donatello” Firenze
06 – 2006 “Galleria S. Agnese” Corso Magenta, Milano
07 – 2006 “Personale” Cinema Aurora, Scandicci, Firenze
09 – 2006 “Personale Galleria AliArt” S. Casciano in Val di Pesa, Firenze
09 – 2006 “Personale” Caffè Cristina, Firenze
11 – 2006 “Parco di Monza” Monza


Contatti: 339 3702844


Vidà è l'acronimo di un artista che non vuole dire il suo nome ma che è disposto a dare tutto di sé.

Vidà, come la vita stessa è un misterioso torrente; la sua produzione iniziata più di un anno fa è incessante, ci investe con la sua fresca energia. Intuitivo, sagace si muove tra i meandri dei pensieri scandendo ritmi visivi. Autodidatta confesso, alla fine uomo, si pone le grandi domande dell'arte e della vita... Come fare?... Dove andare?... Ed è questa la ragione che lega la sua pittura alle nostre vite: questo irrequieto cercare un senso profondo a quello che apparentemente non ce l'ha.
Questo suo divenire costante tra l'astrazione e la figurazione; agendo con citazioni dei grandi maestri; strappando le regole nel tentativo di crearne altre lo accosta al movimento della Trasavanguardia. La sua è una pittura contro la pittura: colori sbiaditi, contrappunto acidulo delle tinte, si appoggiano in un disegno trasandato però con una forte coscienza compositiva.
Ci propone figure liquide che si ondeggiano e si contorgono... Perché nel fluire non ci sono ortogonali, le sue onde si rompono su di noi che siamo scogli.

Vidà sceglie una strada non facile, come non è facile parlare di chi come lui è alle prime armi...
Ma le sue impronte sono così forti da sembrare quelle di un gigante già arrivato, così leggibile che si può capire dove vanno... Ha intrapreso una strada straordinaria, piena di insidie, ma che lo condurrà al successo.

Antonio Guarnieri