ANDREA TIRINNANZI, QUOTIDIANE ALCHIMIE
Dalla lezione cubista di Picasso e Braque al dadaismo, fino all’interpretazione del collage data da Mimmo Rotella e da Andy Warhol, Andrea Tirinnanzi ha attinto la tecnica e il messaggio provocatorio che ha dato vita a questo genere di arte, apportandovi sostanziali quanto personali declinazioni che investono la storia recente e la nostra quotidianità ed utilizzando il moderno supporto della fotografia digitale per giungere a vivaci elaborazioni di computer art.
Il mondo del cinema è uno dei temi maggiormente frequentati dall’artista, con ripetuti omaggi a Marilyn Monroe, accostando suoi bellissimi ritratti a stralci di manifesti e foto dell’epoca, fino all’ensemble di immagini che celebrano gli anni ’50 con Vittorio Gassman, Sophia Loren nel manifesto di Miss Italia del 1955 e la mitica Vespa, per arrivare al film di Leonardo Pieraccioni “Io e Marilyn”. Icone del nostro tempo, rivisitate ed analizzate, ma anche simboli del consumismo, come la bottiglietta e la lattina di Coca Cola immerse nella bevanda stessa, in modo da creare suggestive trasparenze con le famose bollicine ed una velata allusione all’invadenza della pubblicità. Non poteva mancare la “500”, smontata perché la vecchia versione non esiste più e da essa ne è nata una nuova, ma divenuta ormai oggetto di collezionismo, è innalzata a veicolo capace addirittura di trainare l’arte.
Prodotto della nostra era è anche la “Spazzatura”, opera realizzata nel 2001 e dedicata al periodo buio che stava attraversando la squadra di calcio della Fiorentina. Accanto a lavori legati alla cronaca o alla storia vissuta, come l’intenso omaggio al campione, con l’elaborazione di una foto di Fausto Coppi, o il ricordo della Lira, Tirinnanzi spazia sui più diversi argomenti, dove l’estro e l’inventiva mescolano abilmente soggetti desunti da determinati contesti e riportati in altri del tutto inediti, dal sapore surreale. E’ il caso dell’”Intruso”, scoperto dalla donna boteriana a sbirciare nel campo di girasoli, della maliziosa composizione ispirata al celebre film “Colazione da Tiffany”, o della giocosa interpretazione di Giustiniano e la sua corte con il volto proprio e quello di amici e collaboratori.
Sapienti giochi di luci e ombre disegnano incredibili effetti ottici ed evocano atmosfere dagli accenti metafisici nella semplicità delle cose che ci circondano. Perché su tutto prevale l’acuto sguardo sul quotidiano, dalla celebrazione di eventi mondani come una serata dedicata alla moda sotto il segno dell’arte e dove un dipinto dell’indimenticato amico e maestro Rodolfo Marma fa da sfondo ad una sfilata di jeans, al decorativo effetto prodotto da manifesti murali strappati, al retro di un autobus dell’Ataf fotografato durante un’estenuante coda nel traffico cittadino.
Andrea Tirinnanzi ci insegna che qualsiasi cosa può fare arte, occorre saper vedere, metabolizzare, ricreare. Con fantasia e spirito critico, con coscienza ed ironia, con il desiderio di recuperare il senso profondo della realtà, di dialogare e di far riflettere.
GABRIELLA GENTILINI
Firenze, ottobre 2010
Andrea Tirinnanzi è nato a Firenze nel 1948, dove risiede e lavora.
Da molti anni frequenta l’ambiente artistico e si occupa dell’organizzazione di mostre.
Si è accostato con successo alla pittura non figurativa e attualmente si dedica con passione all’arte digitale e al collage.
Partecipazione a mostre:
“SGUARDI, DELICATEZZE E MAGIE”, marzo 2001, Firenzeart Gallery, Montespertoli;
collettiva ”Officina dell’Arte” in occasione della 44° Mostra del Chianti di Montespertoli, maggio-giugno 2001, Firenzeart Gallery;
personale al Bar Pasticceria Fabbri, via Pisana, 140/142r, Firenze, marzo-settembre 2001;
Firenzeart Gallery, Firenze;
"UNO STRAPPO ALLA REGOLA", mostra personale di collages presentata da GABRIELLA GENTILINI, presso bar pasticceria Pegaso, Via Pisana, 142r, gennaio 2005.
Sue opere si trovano presso Firenzeart Gallery ed in collezioni private italiane.
E' presente nel sito www.minerva.unito.it/Alimentare/Coca/coke/QATirinnanziEssenza_del_coca_cola.html
cultura scientifica per il cittadino, nella sezione insieme a maestri come Warhol e Schifano.