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055.224028

Giovanni Presutti

"Mirror"

LIBRO DELLE VISITE
La mostra si è conclusa il 31/10/2007


CONTATTI:
39 347 1166933
www.giovannipresutti.it
info@giovannipresutti.it

"MIRROR" mostra personale di fotografia di Giovanni Presutti presso il Museo di Storia Naturale Sezione di Zoologia "La Specola", Via Romana, 17 - Firenze
Tel. 055 2288251.
Dal 13 ottobre al 10 novembre 2007
Inaugurazione: Sabato 13 ottobre ore 17-19.
Giorni e orari di apertura: lunedì, martedì, giovedì, venerdì, domenica ore 9-13. Sabato 9-17.

Giovanni Presutti
Nato a Firenze dove vive.
Formazione:
Diploma al liceo classico, Laurea in giurisprudenza all’Universita’ di Firenze.
1998, Diploma in fotografia alla scuola Art.E di Firenze.
2002, Workshop diretto da Giorgia Fiorio al Toscana Photographic Workshop (TPW), lavoro finale il libro “Frammenti”.
2004, Master di reportage alla scuola John Kaverdash di Milano, lavoro finale il reportage “Prato 2000”.
Dal 2004 al 2005 partecipa al progetto “Reflexions Masterclass-prima edizione” a Parigi, con altri fotografi sotto la supervisione di Giorgia Fiorio e Gabriel Bauret.
Mostre:
2005, Maggio, “Wu Wei”, Galleria La Rocca, S.Gimignano.
2005, Settembre, “New York Impressions”, Galleria La Rocca, S.Gimignano.
2005, Settembre, “Sensations” Imagiques Rencontres Photographiques, Langon, Francia.
2006, Ottobre, "Reflexions Masterclass 04/05", Pinacoteca Provinciale, Bari.
2006, Novembre, "Reflexions Masterclass 04/05" , Festival Corigliano Calabro Fotografia 2006.
2007, Gennaio, "Reflexions Masterclass 04/05" , Archivio Parisi, Napoli.
2007, Giugno, "Mirror", Pho-to' 35 gallery, Torino.
2007, Settembre, “Fotoconfronti”, Centro della fotografia d’autore, Bibbiena (AR).
2007, Settembre, "Reflexions Masterclass 04/05", Accademia delle Belle Arti, Lecce.
2007, Ottobre, “Ritratto contemporaneo”, Galleria La Pergola Arte, Firenze.
2007, Ottobre, “Mirror”, Museo La Specola, Firenze.
2008, Marzo, “Portfolio-07”, Centro della fotografia d’autore, Bibbiena (AR).
2008, Agosto, “Settimana della fotografia 2008”, Castelnuovo Garfagnana (LU).
Premi:
Attenzione Talento Fotografico FNAC 2006 - Segnalato
Crediamo ai tuoi occhi 8’ edizione 2007 – Ammesso
Portfolio Ariosto 2007 – Primo premio
Pubblicazioni :
Periodici: Il Fotografo, Fotoit, Fotocult.
Artisti Toscani nel XXI secolo, Carlo Cambi Editore, Agosto 2007.
Sito web: www.giovannipresutti.it
Email: info@giovannipresutti.it
Telefono: +393471166933

Mirror
"Hai bisogno nella tua vita cosi’ fragile
di qualcosa in cui ritrovare la tua parte piu’ profonda
in cui essere veramente Te stesso,
libero dalla gioia e dal dolore dell’esistenza, in pace.
Un luogo, una persona, una cosa
che ti permetta di tornare a casa
dalla tua anima.
Qualcosa in cui
Specchiarti."

L'eterna ricerca di ciascuno di un luogo in cui lenire l'ansia del vivere, un rifugio in cui proteggersi e dove essere davvero se stessi, centrati sul proprio essere e nel proprio esistere. Uno spazio che non puo' essere che interiore. Da questa idea ho cominciato a muovermi ritraendo quelli che mi erano piu' vicini, i miei familiari, i miei amici, poi sempre a piu' ampio raggio, cercando questo luogo immaginario. A volte si pensa di trovarlo in un'altra persona con cui si è passata la propria vita, a volte in un semplice oggetto che ci rappresenta tutto un mondo. Elementi, materia da toccare, sentire, percepire; spesso sono solo spazi mentali, emozioni, che mutano che si evolvono e che non son mai le stesse. Ho cercato di "sentire" i miei soggetti, di percepirli piu' che di rappresentarli per quello che sono realmente o per cio' che credono loro stessi di essere, ho provato ad andare oltre a ritrarre la loro anima, per come arrivava a me. Il "Mirror" alla fine infatti è diventato senza neanche che me ne accorgessi lo specchiarsi del mio mondo nei soggetti ritratti, una relazione a tre, tra loro, l'oggetto del loro riflesso e io che li ritraevo. Lavorare costantemente con la profondita' di campo, col fuori fuoco e col mosso mi ha permesso di creare una visione che quindi si staccasse il piu' possibile dalla realta' e andasse nella direzione onirica che ricercavo. Verso una purezza della composizione, una essenzialita' che rendesse le mie immagini il piu' possibili vicine ad icone che da sole riuscissero ad "essere", e ad arrivare dentro chi le guarda, a volte angoscianti, a volte rasserenanti, ma senza avere null'altro da aggiungere. Ma allo stesso tempo pero' che riuscissero ad avere, una dopo l'altra, un'unicita' di stile e di significato da potere essere viste come dei singoli tasselli, cellule di un unico corpo.

"Dal profondo del cuore emergono una dopo l’altra nascoste emozioni, perle dagli abissi dell’oceano,illuminano di antica saggezza e indicano la via per l’assoluto. Ti lasci sciogliere senza ansia né paura,sei al centro del fluire, la realta’ è dentro di te, tu sei dentro la realta’, fai parte del tutto che non ha eta’ né fine ma ti è sempre accanto"

Giovanni Presutti 2007


Mirror di Giovanni Presutti
Dinanzi all'opera di GP siamo immediatamente proiettati in un confronto prossemico ravvicinato con i soggetti. Si tratta di un autore che potremmo definire sensoriale e più precisamente "tattile"; nelle sue immagini l'ordito stesso della struttura corporea, la texture della materia, ci piazza sotto la lama di un'unghia, a contatto con la pulsione del sangue sotto alla pelle, con la sabbia tra le dita dei piedi, la temperatura vetrata di una piastrella, con la ruvidità di un tessuto che gratta e l'inconsistenza stessa dell'aria: ma le fotografie rimangono enigmi che l'autore non "risolve" nella perentorietà di questo primo impatto fisico: infatti dalla graffiante incisione dei frammenti "a fuoco", improvvisamente l'immagine si dilata, in avanti e all'indietro, in un vertiginoso "fuori fuoco" che precipita a perdita d'occhio.
GP lavora sulla suggestione e sul contrappunto della profondità di campo; posa lo sguardo su punto preciso, ad un preciso istante della vita, ed è un momento febbrile che procede come dentro la sintassi di un sogno. Ogni immagine non è dunque soltanto conchiusa in se stessa, ma presuppone e rinvia a tutto "l'oltre", a tutto "il prima", a tutto quel mondo che è accanto e intorno all'inquadratura, e che non vediamo. Nella fotografia anch'essa un linguaggio, la poesia di GP, sta appunto nel potere evocativo di questo non detto – come tutta la poesia nello spazio bianco tra le parole – c'investe con il silenzio di ciò che non ci mostra."Lo specchio" delle sue immagini è il riflesso dell'anima dei propri soggetti, talvolta delle loro ossessioni e allo stesso tempo, è lo specchio continuamente rovesciato, delle relazioni che si stabiliscono tra i soggetti e il proprio autore, tra noi che osserviamo e i soggetti, tra l'autore e noi… in un rimbalzo continuo all'infinito.

Giorgia Fiorio
















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