M.P. Chris nasce a Monza nel 1965, si diploma in Psicometria presso l'Università Cattolica di Milano e, dopo aver lavorato nel campo del sociale e come insegnante, si specializza in Montaggio Cinematografico all’Accademia dello Spettacolo della stessa città. Cresciuta in una famiglia in cui l’amore per l’arte era di casa, fin dall’adolescenza sviluppa i suoi interessi artistici partendo da una dimensione figurativa ispirata alla pittura impressionista, per poi approdare a modalità espressive astratte e surreali sorrette da una ricerca cromatica incentrata sulla dialettica tra colore saturo a contrasto e trapasso tonale. Il medesimo registro informa la stesura delle pennellate, in un dialogo ricchissimo di energia gestuale, dagli accenti corposi e tattili, e preziose velature evocative. I soggetti dei lavori di M.P. Chris traggono origine dall’intenso rapporto con la natura, dal vissuto emozionale connesso all’ esperienza del colore, dalle atmosfere oniriche e fantastiche e dall’ interesse per la meditazione e la ricerca spirituale, ricerca che si concretizza anche nell’ impegno in progetti umanitari e di salvaguardia dell’ambiente.
Nella direzione di un fare artistico multiforme, inteso come spazio di “libertà, spontaneità, ricerca e scoperta” dove “Ogni cosa trova/ la sua forma/ il suo colore/ la sua parola”, l’attività di M.P. Chris comprende pittura, poesia e video-clip.
L’artista vive e lavora a Nova Milanese, espone in mostre collettive e personali e negli ultimi anni ha avviato contatti con altri artisti, tra i quali Antonio Nunziante, Pier Toffoletti, Togo e LeoNilde Carabba.
A cura di Giovanna Rossi
Giovanna Rossi
Storica dell’arte, si occupa di insegnamento e di divulgazione della storia dell’arte attraverso un metodo che unisce il rigore scientifico a un approccio esperienziale e creativo.
M. P. Chris
artistic.3@libero.it
cell. 338 6739980
IL MARE
M.P. Chris
Forza misteriosa e insondabile, il Mare è il protagonista della mostra.
Un mare percepito con tutti i sensi ed espresso con una tavolozza di estrema sintesi, modulata al suo interno dalle infinite gradazioni tonali dei blu con tocchi di ocra e terre, in modo da garantire un approdo, un punto di sosta al nostro sguardo catturato dall’infrangersi dei flutti, dal vorticare delle spume lattiginose, dal susseguirsi dei ritmi incalzanti delle scie d’acqua. E sopra il mare i cieli, dalle nuvole che veicolano la luce e la diffondono in squilli smaglianti oppure la trattengono in ricetti ombrosi, discreti, traslucidi; plastiche presenze accordate con l’elemento sottostante oppure in chiastica variazione. Che di contrapposizione non si può parlare. In ogni opera regna l’armonia, l’accordo supremo delle parti in una danza visibile, in una musica udibile - accompagnamenti di archi alle risacche - in una tensione tra forza dirompente della natura e dolcezza delle forme che invita ad addentrarsi nell’immagine. Costruito da pennellate filamentose susseguite da tocchi decisi, stratificazioni di velature, ritmo circolare e contrappunti saturi di colore puro, il Mare qui è femminile, sensuale, morbido eppure potente, periglioso eppure attraente, denso, corposo, come la pittura che lo traduce in immagine. Composizioni maestose e solenni, attentamente calibrate intorno a un fulcro centripeto nascosto ma irresistibilmente magnetico.
Seducente passaggio tra mondo terreno e mondo celeste, il Mare di M.P. Chris è il luogo della risonanza delle onde interiori, dell’incessante movimento delle emozioni: uno spazio che si dispiega in profondità.
Il colore dell’artista coglie il respiro del mare, la natura impermanente della sua luce e del suo scorrere, del suo articolarsi e identificarsi in una definita visione. Una visione in cui l’acqua è ritratta secondo le sue molteplici forme, in relazione alle differenti condizioni atmosferiche, e interpretata come superficie riflettente ma al tempo stesso riflessa, frantumata e ricomposta nel cielo, nelle nuvole, nell’aria che circola. L’apparente caos magmatico dell’acqua si organizza seguendo il ritmo delle scansioni cromatiche e costituisce il passaggio verso una pittura di macchie di colore, di sensazione pura, di astrazione.
Un attimo è colto, ma da quell’attimo il Mare continua a muoversi.
