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Renato Bristot

"Emozioni dipinte di luce"

LIBRO DELLE VISITE
La mostra si è conclusa il 22/07/2016

Biografia


Renato Bristot nasce nel 1919 a Cusighe in provincia di Belluno. Frequenta le scuole
elementari, le medie ed i primi anni delle superiori che deve però abbandonare per
iniziare a lavorare nell'impresa edile del padre e del fratello.Già all'età di 15 anni mostra
una spiccata propensione verso il disegno con matita e successivamente con colori a
pastello. Nonostante la sua abilità sia già ampliamente riconosciuta, negli anni '30 la
sua passione viene accantonata per far spazio al lavoro nella ditta di famiglia che lo
impegna l'intera giornata.

All'età di 20 anni, in concomitanza con lo scoppio della seconda guerra mondiale, viene
chiamato ad arruolarsi nell'esercito. Durante la visita di leva, gli addetti, accorgendosi
della sua perfetta calligrafia, decidono di dispensarlo dal fronte per impiegarlo negli
uffici quale addetto ai registri matricola.Terminata la guerra torna alla sua attività nella
ditta di famiglia.

Nel 1968, con l'evolvere dei tempi e una maggiore libertà dal lavoro, decide di iniziare a
dipingere. Una domenica mattina carico di idee ed entusiasmo accumulati negli anni,
rivolge la tela verso gli amati paesaggi del bellunese e comincia riempire gli spazi con
la sua arte. In quell'anno comincia anche a visitare mostre di altri pittori con i quali
stringe amicizia e scambia opinioni sulle tecniche e sugli stili stili. Tra questi c'è Toni
Piccolotto (tra i più brillanti artisti della scena bellunese di quel periodo), con il quale spesso si reca a dipingere nella Val Belluna.

Nel 1969 spinto dallo stesso Piccolotto e dagli altri pittori si propone con una mostra alla Galleria “La Cornice” di Belluno con una prima panoramica di tele che, come scrive in proposito il Gazzettino, lascia già intravedere le potenzialità dell'artista: «Un buon “ottocentismo” caratterizza i suoi quadri, che scorrono piacevolmente davanti allo sguardo, destando emozioni ed impressioni tipici di un'epoca trascorsa e mantenuta palpitante da Bristot. Quei boschi, quei prati, quei sentieri di campagna, le fronde di una vegetazione ricca, quelle impressioni invernali, non possono non far ricordare l'influenza dapprima di Cima, quindi di Piccolotto, ultimi maestri di questa pittura di tradizione (nel senso migliore dell'espressione), che piace sempre e che può ancora recitare una parte nell'espressione contemporanea. Bristot, tuttavia, si stacca anche per una tavolozza veramente robusta, in cui i colori vivaci si alternano decisamente con le tonalità più cupe, creando un ambiente tragico ed esaltante, caratteristico di una giovinezza pittorica incredibile per l'autore. I suoi quadri non riservano tematiche o dialettiche estetiche. Sono più semplicemente la traduzione di una vocazione e di una tendenza pittorica che sgorgano convinte, particolarmente nelle nature morte in cui le profondità e le luci esprimono un virtuosismo da sottolineare».

In occasione della seconda mostra proposta nuovamente a “La Cornice” nel 1971 il Gazzettino scrive ancora di lui: «Ha dimostrato di aver messo a frutto il tempo che lo ha separato dall'esordio... Questa volta c'è un po' di tutto. Dall'emblematico trofeo di caccia bellunese, alle nevicate colte nelle nostre contrade. Bristot espone anche qualche scorcio campestre, un paio di buoni autunni, alcuni fiori, una marina ed altri soggetti affini. In quasi tutti la pennellata si posa su una base bozzettistica, collegando le diverse zone con fusioni cromatiche che ammorbidiscono il tutto. Bristot è istintivo. Lo dimostra per l'appunto la pittura di getto che si “scaglia” sulla tela anche incontrollatamente. Ed è allora che la tecnica di recupero, di rappezzamento, molto spesso raggiunge il proprio limite, indicando come l'autore sia più propenso ad una pittura immediata, piuttosto che ad un'arte meditata». Ed ancora: «Forse è uno degli ultimi; di coloro che dipingono quando sentono impellente la necessità di descrivere sulla tela le emozioni passeggere, senza prefiggersi un tema, una conquista estetica, senza voler porre pietre miliari nella storia dell'arte». Nel 1975 partecipa con l'opera “Frutti di mare” al 5° trofeo nazionale di pittura Magna Grecia di Taranto, rassegna considerata come una delle più importanti dell'Italia meridionale, dove viene premiato con medaglia d'argento. Nello stesso anno si reca a Roma per prendere parte al “Primo incontro Lazio-Veneto Mostra sportiva e libera” aggiudicandosi anche in questo caso la medaglia d'argento. Fino al 1985 dipinge nel tempo libero, in seguito lascia il lavoro per dedicarsi interamente alla pittura. Organizza numerose mostre personali e partecipa a varie esposizioni collettive. Infatti nel 1992 prende parte alla mostra collettiva a Palazzo dei Congressi di Millstatt Carinzia in Austria (centro di cura ma anche di cultura di livello europeo che annovera presenze di turisti proveniente da ogni angolo d'Europa), insieme ad altri tre pittori nostrani (Casagrande, Penso e Pinto) facendosi grande onore.

Nel 1994, si reca nel Principato di Monaco per partecipare ad una mostra di pittura contemporanea organizzata alla galleria d'arte Monaco Art Auction di Montecarlo. In tale occasione scrivono di lui: «Renato Bristot è un pittore e grafico di grande talento e sensibilità che si manifesta in tutte le sue opere. La sua espressività pittorica rivela luce, lievità e poesia in una verità di colori che accresce la sensibilità ed il sentimento del fruitore man mano che egli si immerge nell'opera...» (Vincenzo D'Austria). Ed ancora: «[...] Bristot è principalmente paesaggista: la scelta dei suoi soggetti non è mai casuale, ma conseguente ad una ricerca – a volte lunga e sofferta – che gli muove pensieri che danno fervore alla mente ed al cuore. Egli quando dipinge deve “sentire” il soggetto e, di conseguenza, “sente” il colore, che con grande maestria dispone sulle tele con ottimo gusto cromatico e con sapiente utilizzo della conoscenza del disegno e della prospettiva» (Italo Rossi).

Nel 1997 arriva fino in Spagna, a Cadiz, per prendere parte all' “Exposiciòn de Arte Contemporaneo” presso El Centro Cultural Alfonso X° El Sabio. Oltre alle esposizioni collettive, Bristot colleziona anche diverse mostre personali; tra queste merita di essere citata quella organizzata a Belluno presso la Sala “De Luca” nel 2000 attraverso la quale Bristot ha riscosso un grande successo di critica e pubblico: «La pittura prodotta da Bristot negli ultimi due anni - scrive Paolo Rizzi nel libretto che annuncia l'esposizione - È la sua migliore, egli ha acquistato una freschezza nelle stesure, una sicurezza, un senso armonico del colore, un'immediatezza di effetti e un'aderenza ai valori atmosferici dell'ambiente cui mai aveva attinto, con tale maturità, nel passato. Bristot, del resto - prosegue Rizzi - conserva una carica di entusiasmo ben rara».

Negli anni precedenti alla morte Renato Bristot continua a dipingere sempre en plein air e la sua ormai definitiva padronanza della tavolozza gli permette di far apparire sulla tela tutte le sue emozioni. Dalla grande vetrata di casa sua, aperta verso il col di Roanza, ha meditato per tutta la vita sul paesaggio della sua terra, riuscendo a fondere il meglio della tradizione locale con la modernità della più ardita avanguardia europea.


Critica



Critica e articoli - in costruzione
Mostra Personale alla Galleria La Cornice di Belluno
Anno: dicembre 1970 gennaio 1971


Quando il lavoro si svolge in silenzio e con umiltà i suoi frutti non possono essere che positivi e maturi per un giudizio spassionato.
Cosi la pittura di Renato Bristot ci parla direttamente con un linguaggio sicuro d'essere capito, senza possibilità di sottintesi.
Un'espressione aperta, felice nei tocchi e nelle tinte, a volte lieve, a volte intensa nell'alternarsi della luce e delle emozioni, sono le caratteristiche che si riscontrano in queste tele, scaturite dall'incontro diretto con il paesaggio, con le nature morte e con le persone.
Renato Bristot è un pittore spontaneo, che affronta ogni tema con una maestria sorprendente, le difficoltà sembrano appianarsi in lui, per dare luogo ad un'interpretazione immediata e tesa a cogliere l'aspetto più vero delle cose. Lievi pennellate si susseguono sulla tela come per fermare l'immagine prima di un colloquio aperto al mondo esterno e la tela si completa di toni – colori essenziali, in una tessitura ora sfumata ora marcata come in un gioco di libellule.
E' questo un incontro con un pittore genuino che, assimilati i colori e acquisita la tecnica, ha trovato la maniera giusta per comunicare agli altri tutta la felicità del suo percepire, facendoci dono di un'intuizione gioiosa e poetica della realtà.

Marino Perera


Articoli



Mostra Personale “Paesaggi” Istituto Professionale Catullo
Anno: aprile/maggio 2004
Un pittore attento come pochi alle sfumature cromatiche della natura che interpreta con una sicura e felice maturità tecnica. Rivive in lui il gusto tipicamente veneto dell'orchestrazione sinfonica del colore entro una serie di gradazioni tonali dai contrappunti brillanti: tanto da poter definire “musicale” la sua pittura.
Gli scorci delle campagne e delle vallate, o anche la visione più da vicino di alberi dal fogliame stupendamente variegato, talora lo slargarsi della prospettiva lungo la vallata del Piave, offrono a Bristot spunti per autentiche sinfonie di luce-colore.
La pennellata è mossa, veloce, si direbbe gestuale, quindi piena di estro settecentesco: tanto da cogliere la fragranza della vegetazione, quindi anche il movimento intrinseco della natura. Si percepiscono i fruscii del vento; si sente il fermentare di una vitalità che trapassa gli arbusti alla stessa terra questi elementi fondamentali – la ricchezza cromatica e la motilità della stesura – si fondono con una sorta di sentimento elegiaco. Ormai i quadri di Bristot sono qualcosa che coincide con la civiltà stessa del luogo, innestandosi in una visione del modo che coniuga istinto e intelletto.
Paolo Rizzi

Rassegna di pittura alla Galleria La Pigna di Roma “Carismatiche atmosfere”
Anno: settembre/ottobre 2002
Un pittore attento come pochi alle sfumature cromatiche della natura che interpreta con una sicura e felice maturità tecnica.

Rivive in lui il gusto tipicamente veneto dell'orchestrazione sinfonica del colore entro una serie di gradazioni tonali dai contrappunti brillanti: tanto da poter definire “musicale” la sua pittura. Gli scorci delle campagne e delle vallate, o anche la visione più da vicino di alberi dal fogliame stupendamente variegato, talora lo slargarsi della prospettiva lungo la vallata del Piave, offrono a Bristot spunti per autentiche sinfonie di luce-colore. La pennellata è mossa, veloce, si direbbe gestuale, quindi piena di estro settecentesco: tanto da cogliere la fragranza della vegetazione, quindi anche il movimento intrinseco della natura. Si percepiscono i fruscii del vento; si sente il fermentare di una vitalità che trapassa gli arbusti alla stessa terra umorosa. Specie nella stagione autunnale, che Bristot predilige, questi elementi fondamentali – la ricchezza cromatica e la motilità della stesura – si fondono con una sorta di sentimento elegiaco. Ormai i quadri di Bristot sono qualcosa che coincide con la civiltà stessa del luogo, innestandosi in una visione del mondo che coniuga istinto e intelletto.
Paolo Rizzo


Mostre


ESPOSIZIONI PERSONALI

Anni 1969-1970-1971-1972-1973
Belluno, presso Galleria d'Arte “La Cornice”

Anno 1973
Vicenza, presso Galleria d'Arte “Il Salotto”

Anno 1974
Caorle, presso Scuole elementari “A. Bafile”

Anno 1974
Padova, presso la scuola di “San Rocco” con il Patrocinio
del Comune di Padova e della “Famiglia Bellunese”
di Padova

Anno 1975
Belluno, presso Galleria d'Arte “Tormen”

Anno 1976
Belluno, presso “Palazzo De Bertoldi”

Anno 1977
Feltre (BL), presso “Bottega del Quadro”

Anno 1977
Conegliano, presso Galleria del Circolo Culturale “Leonardo”

Anno 1977
Belluno, presso “Villa San Martini”

Anno 1977
Corvara (BL), presso Hotel Tablé

Anni 1977-1978-1979
Belluno, presso Galleria d'Arte “La Cornice”

Anno 1981
Belluno, presso località La Rossa

Anno 1982
Belluno, presso Galleria al borgo “Arte 3”

Anno 1982
Forno di Zoldo (BL), presso Pensione “Zoldana”
Anno 1983
Agordo (BL), presso Sala della Villa Veneta de Manzoni

Anno 1983
Belluno, presso Galleria d'Arte “La Cornice”

Anno 1984
Padova, presso Galleria d'Arte “La Cupola”

Anno 1984
Belluno, presso Galleria d'Arte “La Cornice”

Anno 1984
Feltre (BL), presso “Bottega del Quadro”

Anno 1985
Agordo (BL), presso Sala della Villa Veneta de Manzoni

Anni 1985-1986-1987
Belluno, presso Galleria d'Arte “La Cornice”

Anni 1987-1988
Caorle, presso il Palazzo delle Esposizioni “Rio Terrà”

Anno 1988
Feltre (BL), presso “Bottega del Quadro”

Anno 1989
Caorle, presso il Palazzo delle Esposizioni “Rio Terrà”

Anno 1989
Belluno, presso Galleria d'Arte “La Cornice”

Anno 1990
Caorle, presso il Palazzo delle Esposizioni “Rio Terrà”
Anno 1991
Mel (BL), presso Albergo Ristorante “Al Moro”

Anno 1991
Belluno, presso Galleria d'Arte “La Cornice”

Anno 1992
Caorle, presso il Palazzo delle Esposizioni “Rio Terrà”

Anno 1993
Mel (BL), presso la Gelateria “Ornella” - presentazione a cura del Dott. Fabio Costan

Anno 1994
Belluno, presso Soverzene

Anno 1996
Selva di Cadore (BL), presso Hotel Nigritella

Anno 2000
San Gregorio Nelle Alpi (BL), presso la Sala Consiliare - presentazione a cura di Francesca Lauria Pinter

Anno 2000
Pedavena (BL), “Un artista al mese” presso Birreria Pedavena “Sala degli Elefanti” - intervento critico a cura di Francesca Lauria Pinter

Anno 2000
Belluno, presso Borgo Pra alla Sala “De Luca” presentazione a cura del critico d'arte Paolo Rizzi

Anno 2004
Belluno, presso Istituto Professionale Catullo – Circolo Artistico “Mario Morales” con il Patrocinio della Provincia di Belluno

Anno 2015
Bivai, presso la villa Avogadro degli Azzoni, con il patrocinio del comune di Santa Giustina (BL)


ESPOSIZIONI COLLETTIVE

Anno 1970
Lentiai (BL), partecipazione al 1° Concorso di pittura “Toni Piccolotto”

Anno 1972
Treviso, presso il Museo Cà de Noal - Concorso “La bella trevigiana”

Anno 1974
Padova, presso la Scuola di “San Rocco”

Anno 1974
Cantù, partecipazione al Premio Internazionale “Lario-Cadorago”

Anno 1974
Oderzo, presso Club Alpino italiano “Rassegna di artisti della montagna”

Anno 1975
Taranto, partecipazione al Trofeo “Magna Grecia”

Anno 1975
Caorle, presso le Scuole Elementari “A. Bafile” partecipazione alla rassegna “Incontro del Colore”

Anno 1975
Santo Stefano di Cadore (BL), partecipazione al 1° Concorso Nazionale del “fiore della montagna”

Anno 1975
Cantù, partecipazione al Premio Internazionale “Lario-Cadorago”

Anno 1976
Asti, partecipazione al Premio “Città di Asti”
Anno 1978
Belluno, presso Villa Montalban

Anno 1981
Vicenza, partecipazione alla rassegna “Come si fa una rosa?” - Censimento artisti triveneti
Anno 1983
Longarone (BL), presso padiglione della Fiera partecipazione alla rassegna provinciale di pittura, scultura, grafica, fotografia “Longarone: Memoria, Ricostruzione, Partecipazione”

Anno 1992
Carinzia (Austria), presso il Palazzo dei Congressi di Millstatt esposizione di 4 pittori bellunesi: Bristot, Casagrande, Penso e Pinto

Anno 1994
Principato di Monaco, presso Galérie d'Art et d'Exposition Hotel de Ventes aux Enchères partecipazione a “Exposition de pinture contemporaine italienne des trois vénéties Principauté de Monaco”

Anno 1997
Cadiz (Spagna), presso Centro Cultural Alfonso X° El Sabio partecipazione a“Exposiciòn de Arte Contemporaneo”

Anno 1997
Mel (BL), presso il Palazzo delle Contesse partecipazione alla XXVI° Collettiva dei Soci “Mel: Il paesaggio, la gente, la storia”

Anno 1999
Belluno, presso il Palazzo della Crepadona “Arte ed Artisti del XX secolo”

Anno 2001
Grado, presso La Bottega d'Arte di Munaro partecipazione alla rassegna “Artisti Bellunesi Contemporanei”
Anno 2002
Roma, presso la Galleria d'Arte “La Pigna” partecipazione alla rassegna di pittura “Carismatiche atmosfere”

Anno 2002
Firenze, presso la Galleria “Art Point-Black” partecipazione alla rassegna di pittura e scultura contemporanea “Arte a Natale”

Anno 2003
Firenze, presso la Galleria “Art Point-Black” partecipazione alla rassegna di pittura e scultura contemporanea “Arte a Natale”


Anno 2003
Belluno, presso l'Aula Magna dell'Istituto Professionale “T. Catullo” partecipazione alla 2° Collettiva d'Inverno “VERNICE”

Anno 2004
Francoforte (Germania), presso “Galerie Raphael 12” partecipazione alla rassegna “Zeitgenossische italienische Kunst”

Anno 2004
Lentiai (BL), presso le Scuole medie partecipazione alla rassegna “Collettiva d'Estate”

Anno 2005
Belluno, presso la Galleria “Quattro Archi” dell'Istituto Professionale “T. Catullo” partecipazione alla Collettiva d'Inverno.

Contatti
http://www.arterenatobristot.com/
Per informazioni e per visionare tutte le opere del maestro Renato Bristot contattate:
Corrado Bristot

arterb@libero.it
Tel: +39 3209286069




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