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movimenti astratti
Raffaele Addamo Tiziana , nata a Patti il 20 luglio del 1980, cresciuta a Gioiosa Marea in provincia di Messina. Ha frequentato il liceo artistico e dal 1998 vive a Firenze dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti studiando i grandi maestri del passato e, avvicinandosi sensibilmente, ai grandi dell’arte contemporanea.
L’arte contemporanea ha da subito catturato la mente e l’anima dell’artista: la vitalità, l’autenticità della ricerca personale della visione del mondo, l’aderenza di ciascuno secondo la propria condizione spirituale, umana; è questa la sua ricerca, l’inquietudine della vitalità che esplode nelle sue opere, il mutamento, la contraddizione.
La serie Escalation va a esprimere questa inquietudine, questo mutare, un turbinio di emozioni che volteggiano, si incastrano, si sovrappongono, si aggrovigliano.
Pensieri incastonati nei vortici della mente e , di conseguenza nelle aggressive pennellate che si rincorrono incessantemente.
Vortici per sottolineare l’energia, la ciclicità , il movimento continuo, un punto che si espande fino a perdersi, a confondersi, a nascondersi.
Colori, luci, ombre che si inseguono, si accavallano per non perdersi.
Le linee amano lo spazio, creano dei ritmi, l’energia esplode e crea delle eufonie. Un esplosione di colori, contrasti, forme e linee.
Il colore usato come mezzo di espressione. La freschezza, la solarità, la trasparenza le pennellate sempre frenetiche, ma, allo stesso tempo morbide, plasmate. Un fiore come simbolo, come rappresentazione della grazia, della bellezza, dell’esplosione dei colori, della natura.
L’incontro è il racconto di due colori, l’incontro contrastante, magnetico, di due forze.
Due energie che si incontrano, come le gocce di pioggia che cadono in uno specchio d’acqua.
Anche qui la vivacità dei colori è costante, diventa il soggetto dell’opera , annullando qualsiasi altra via d uscita.
In questa ricerca l’artista va ad esprimere l’energia interiore soffocata , va a sussurrarla e contemporaneamente ad urlarla alla vita attraverso le sue opere, lo spettatore deve solo fermarsi a guardare entrando così nel turbinio delle proprie emozioni.
