info@firenzeart.it
055.224028

Laura Facchini

"Sentire la forma"

LIBRO DELLE VISITE
La mostra si è conclusa il 15/08/2008


CONTATTI:
LAURA FACCHINI
GRAFICA ILLUSTRATRICE WEB DESIGNER
E-mail: lauraf_76@alice.it
Cell. 328 2236078
www.mylittlegallery.it
www.laurafacchini.it

Nata nel 1976 è originaria di Senigallia. Ha iniziato a dipingere all’età di 11 anni.
La sua formazione artistica si è sviluppata dapprima come autodidatta e successivamente seguendo
diversi corsi privati di pittura,grafica, aerografia, fotografia, ritocco fotografico, decorazione murale e realizzazione di calchi in gesso. Ha, poi, frequentato l'Accademia di Belle Arti a Bologna
e suoi insegnanti di Accademia sono stati l'acquerellista Mario Venturelli, l'artista Franco Marrocco e il critico Walter Guadagnini. La sua Tesi di Laurea ha come titolo 'La figurazione negata' ed analizza la transavanguardia italiana e gli artisti che ne sono stati protagonisti.
Ha vinto alcuni concorsi a livello nazionale. Nel 1999 è 1° classificata al concorso nazionale di pittura curato dall’Associazione Culturale “La Cuba d’Oro” ed ha la sua prima mostra personale presso la galleria d’arte di proprietà della stessa associazione, a Roma.
Nel 2000-2001 ha collaborato come illustratrice e grafica al computer per l’enciclopedia scientifica
“Liste Rosse e Blu” della flora italiana per il 'Forum Plinianum' su incarico dell’Agenzia Nazionale
per la Protezione dell’Ambiente, a Roma.
Espone da circa 10 anni e le sue opere hanno girato diverse città e paesi italiani,tra cui Roma, Pesaro, Senigallia, Salsomaggiore Terme, Recanati, Novilara (è stata molto importante la partecipazione ad una mostra di opere di grafica incisoria curata dall’ “Accademia Internazionale dell’Incisione Artistica” nella persona del Professor Walter Bacchiocchi), Sant’Agata di Bologna, Reggio Emilia...
Nel novembre 2007 ha esposto a Palazzo Gherardi a Pesaro in una collettiva in cui ha rappresentato le marche ”…La conoscenza della Romagna è passata attraverso le opere dei maestri Gabriele Catozzi e Carlo Ravaioli mentre quella marchigiana è stata affidata alla sapienza di Laura Facchini…in un viaggio nelle sensazioni”.

La critica Sabrina Vedovotto di lei ha scritto: ...”non siamo davanti ad opere astratte, ma piuttosto a leggere forme sottese quasi ad una necessità impellente di uscire da un involucro che altro non è se non la sensibilità... colori che sembrano corteggiare la realtà e che lasciano spazio anche ad una consapevolezza di ciò che si sta raccontando.”
L'artista Ennio Giuliani l'ha presenta in un saggio critico formulato appositamente per la personale a Roma dicendo: “... La ricerca di Laura Facchini parte dall’espressionismo americano del dopoguerra, che sostiene che il senso tragico dell’esistenza si possa svelare attraverso forme semplici, non narrative, e che le emozioni di fronte al mistero della vita possono essere espresse attraverso l’assolutezza del colore...Il suo futuro è di abbagli e trasparenze, di evanescenze e chiarimenti, ricordo di uno spettacolo traslucido e trasognato condizionato dalla presenza, in tutte le sue forme, di una componente ottica e luministica. Una luce che trasuda attraverso il supporto pittorico, le cui immagini di aria liquefatta e aggrumata si materializzano per affioramenti di rilievi. Una luminescenza acquatica, specchio rovesciato di una visione solare e aerea, congelata in uno sventolio subacqueo di abissali trasparenze”.
La sua ultima mostra si è chiusa a Roma, zona Trastevere, lo scorso sabato 7 giugno 2008, presso la galleria LA CUBA D'ORO dell'artista Nella Giambarresi, ottenendo ottimi consensi.

'L'artista è essenzialmente pittrice nello spirito, la pittura le appartiene come il suo modo di essere e tutto questo lo esprime nelle sue opere, con il variare di stili e colori, da un profondo
nero a un rosso intenso fino ad arrivare ad un caldo oro. '

Attualmente collabora con gallerie di Pesaro, Senigallia, Roma e Firenze.
Non ha mai smesso di dipingere e attualmente lavora come grafica, illustratrice e web designer.

L’artista non è solo a compiere l’atto della creazione poiché lo spettatore stabilisce il contatto dell’opera col mondo esterno decifrando e interpretandone le qualifiche profonde, e in questo modo aggiunge il suo proprio contributo al processo creativo.
Marcel Duchamp


La completezza di un lavoro, di un’opera d’arte esiste nella misura in cui vi sono ugualmente, allo stesso modo e con pari dignità, un artista che lo produce e un fruitore che se ne appropria con lo sguardo. Se così non fosse un’opera d’arte non avrebbe nemmeno senso di esistere, tanto colui che la osserva, che di nuovo se ne appropria, che la divora con lo sguardo, è importante. Una sorta di deus ex machina, oserei dire, che percepisce a volte suggestioni che nemmeno l’artista stesso aveva visto. I lavori di Laura Facchini segnano le tappe di un percorso che è partito ormai da più di nove anni. Una sorta di via crucis, che delimita e sottolinea momenti salienti di una vita. Perché, inutile nasconderlo, l’arte è obbligatoriamente elemento fondamentale della vita, ancora di più se per un artista. Non c’è motore con una spinta maggiore, che quel fuoco che sembra partire dalla bocca dello stomaco di chiunque abbia queste sensazioni. Pratica piuttosto simile avviene per chi scrive, ma l’artista ha un quid in più, quel qualcosa che regge e sostiene con forza e vigoria momenti artistici anche non facili.

L’esperienza estetica della Facchini sembra “sentire la forma”, anche se le sue opere non ne posseggono una. Perlomeno una riconoscibile ad un occhio scevro di cognizioni; l’elemento che sembra sostenerle, parafrasando Sant’Agostino, sembra essere quell’ aevum, quella durata che non ha né un inizio né una fine. Un ideale limbo che permette di percepire quelle piccole e fragili linee, quei contenuti che si leggono solo con molta attenzione. Non si tratta di costruire un' estetica della forma nel suo caso, ma di trovare una forma dell’estetica. Non siamo davanti ad opere astratte, ma piuttosto a leggere forme sottese quasi ad una necessità impellente di uscire da un involucro. Che altro non è se non la sensibilità, quella forza incontrollata che la stessa Facchini racconta di avere sin da bambina. Colori che sembrano corteggiare la realtà, la verosimiglianza, e che lasciano spazio però anche ad una consapevolezza di ciò che si sta raccontando. Mai un momento di stridore, piuttosto un incedere che pare somigliare ad una riconoscenza verso le proprie virtù. Laura Facchini non è esagerata nel suo utilizzo del pennello, ma anzi costruisce immagini che sembrano nascoste dietro a colori preminenti, ma mai fastidiosi. È la leggerezza l’elemento che caratterizza queste immagini. Dove gli elementi riconoscibili, come già detto solo grazie ad un occhio attento, fanno parte di un mondo altro, edulcorato, protetto da qualcosa. Immagini che recano con sé un sentimento di pace, di tranquillità, e che poggiano la loro forza su questi oggetti, vele, anfore, vasi, tutte cose che partecipano della vita di ognuno di noi. E che, gioco forza, fanno parte anche della vita di Laura, che, dipingendoli, li rende protagonisti della propria vita. Perché la pittura altro non è per lei che una protagonista assoluta di un vivere che non sarebbe ciò se non fosse alimentato da questo passione nel tempo diventato amore. E che è la causa scatenante, la forza struggente, quella conditio sine qua non del suo vivere. D’altronde, è lei stessa ad affermare che la condizione di assenza di pittura nella sua vita significa una perdita totale dei propri sentimenti. E in effetti l’arte, anche per molti filosofi, sovente non è che esperienza vissuta, fondamentale, e incondizionata esperienza, che traduce lo stato affettivo in gesti per la vita.

Sabrina Vedovotto


La ricerca di Laura Facchini parte dall’espressionismo americano del dopoguerra, che sostiene che il senso tragico dell’esistenza si possa svelare attraverso forme semplici, non narrative, e che le emozioni di fronte al mistero della vita possono essere espresse attraverso l’assolutezza del colore.
Nei quadri di Laura i campi di colore configurano un’atmosfera, uno spazio che non ha nulla della realtà quotidiana. Le composizioni sono sempre sfumate nei contorni a ipotizzare una specie di concezione mistica della pittura, una finestra aperta su un mondo trascendente, un percorso attraverso lo spazio. L’artista, infatti, si propone di definire un concetto di spazio che trascende l’aspetto fisico per spingersi fino alla dimensione individuale e spirituale attraverso le esperienze informali del ‘900.
Il futuro di Laura Facchini è di abbagli e trasparenze, di evanescenze e chiarimenti, ricordo di uno spettacolo traslucido e trasognato condizionato dalla presenza, in tutte le sue forme, di una componente ottica e luministica. Una luce che trasuda attraverso il supporto pittorico, le cui immagini di aria liquefatta e aggrumata si materializzano per affioramenti di rilievi.
Una luminescenza acquatica, specchio rovesciato di una visione solare e aerea, congelata in uno sventolio subacqueo di calde o fredde abissali trasparenze.
ENNIO GIULIANI













Galleria
Da oltre 20 anni vendiamo online opere d'arte autentiche di artisti affermati e talenti emergenti. Massima affidabilità.

Vai alla collezione


Mostre Online
Ogni mese nuove Mostre personali o collettive da non perdere. Visibili direttamente online nella nostra Galleria Virtuale.

Visita le Mostre Online in corso


Servizi per artisti
Affidati alla nostra esperienza per farti conoscere, promuoverti e aumentare la tua visibilità. Esponi le tue opere in una Mostra Online.

Contattaci


Archiviazione opere
Gestiamo in esclusiva l'archivio ufficiale delle opere di Rodolfo Marma e permettiamo l'autenticazione di opere di Graziano Marsili e Umberto Bianchini
Richiedi informazioni
Realizzazione grafica web WWS Snc