Dario Molinaro

Dario Molinaro, è nato a Foggia il 12 gennaio 1985. Ha conseguito il diploma presso l’Istituto Statale d’Arte di Foggia ed è attualmente iscritto presso l’Accademia delle Belle Arti di Foggia, dove frequenta l’ultimo anno di corso in decorazione pittorica.

Mostre

16 Aprile 2005 – Palazzetto dell’Arte – sala grigia – Foggia

20 Maggio 2005 – Festa dell’Unità – P/zza Mercato – Foggia

2 Febbraio 2006 – Pers.le “Circolo Culturale Bellamì Foggia”

3 Agosto 2006 – Festa dell’Unità – Piazzale Ferri - Manfredonia

Per contatti:
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0881/615876 - 338/3746782

RECENSIONI

Antonio Onofrio da “IL GRECALE” sito online di arte e cultura.
“cerco di andare fuori dagli schemi accademici”, ha spiegato Molinaro, “ad esempio attraverso accostamenti inusuali – spesso volutamente kitsch tra i colori, che diano evidenza alla tela. Non c’è mai nulla di scontato. Gli stessi segni, il tratto nero dei contorni, variano di incisività a seconda delle emozioni e degli stati d’animo che fuoriescono dalla tela”.

Marzia Campagna da “ VIVEUR” settimanale del tempo libero.
… opere che infondono tranquillità, accanto ad altre nevrotiche che vanno alla ricerca di un qualcosa che non c’è. Opere che però nascondono un animo sensibile che si riflette sulla tela con colori ora tenui ora aggressivi, accomunati da un gesto impulsivo tipico dell’arte espressionista.

Raffaele Di Mauro da “Foggia e Foggia” settimanale d’informazione.
…un concentrato di emozioni e studio attento del particolare, che nel passaggio da tele piccole a quelle più grandi, ha iniziato a studiare ogni minimo dettaglio delle sue opere, arrivando anche ad uno studio certosino dell’anatomia umana senza però mai ingabbiare le sue emozioni in quelle che lui stesso definisce tele concettuali.

Prof.ssa Rosalba Ricco docente dell’Istituto Statale d’Arte di Foggia.
…mischia i corpi con figure astratte che occupano tutto lo spazio compositivo. Figure deliranti emergono quasi con violenza dai tratti caotici del colore, liberandosi dalla pittura tradizionale e accademica e approfondendo la tecnica espressiva, che nelle sue tele si traduce nell’esigenza di nuove tematiche, di urgenti sollecitazioni emotive, in cui la forza e l’immediatezza del segno e del colore trasmettono un’energia vitale.