Gino Tili, Il silenzio, l'emozione, il colore
Il vivere appartati, lontano dalle mode, dalle facili seduzioni, dai rumori del mondo, ha rappresentato spesso la scelta di spiriti votati alla creatività e predisponendo al colloquio interiore, è stata anche la condizione privilegiata di ammaestramento all’arte, al sentire profondo delle cose ed alla capacità di esprimerle con “parole” semplici e vere, dense di amore e di poesia.
Gino Tili ha seguito la lezione del suo cuore, senza tuttavia trascurare quella dei suoi maestri, da Carena a Capocchini, da Crepet a Polloni.
Artista di vecchio stampo il Tili, legato alla tradizione della sua terra, al lavoro manuale e alla bottega artigiana, maestro tra i maestri del ’900 toscano, che hanno fatto grande l’arte senza sentirsi grandi.
La freschezza d’ispirazione che sa percepire nella natura e il sussulto dell’emozione che ne deriva, assicurano al gesto pittorico una pennellata veloce e istintiva, immediata e sicura, tale da definire l’essenza della forma e la qualità del contenuto. I contorni della realtà si sciolgono nel colore per diventare una cosa sola, materia di vita che sembra plasmarsi davanti ai nostri occhi.
Il silenzio, il colore, l’emozione, si fondono in una tavolozza morbida, intrisa di luce, capace di teneri accordi come di accensioni improvvise, di tocchi lievi e sfumati o di larghe e corpose spatolate, di tonalità soffuse o di segni sciabolati.
Accanto alla bellezza del paesaggio toscano e alla sincera partecipazione all’umiltà solenne del mondo contadino, Tili affianca l’affettuosa suggestione di scorci di Firenze e completa la sua indagine a 360 gradi con la delicata attenzione con cui posa lo sguardo sulla figura umana, soprattutto femminile e sui fiori. Fiori gioiosamente sbocciati o appena accennati che ricordano Enzo Pregno, ma esuberanti di energia, fragranti di splendore, vibranti di intensità cromatiche incandescenti. Metafore della vita, frammenti di felicità silenziosa che è in tutte le cose. Da cogliere al volo e da conservare nel cuore. Come petali di poesia, come messaggi di luce.
Gabriella Gentilini
Ha partecipato a mostre in Italia, in molti paesi europei e nelle Filippine. Sue opere sono presenti nella Galleria Firenzeart e sono state esposte in varie mostre nella sede di Firenze ed in quella di Montespertoli, tra cui: “Maestri della pittura contemporanea”, “Piccolo formato”, “Colori della realtà e del sogno”, “Alfabeto toscano”, “Un bacione a Firenze”, “Collezionare arte”.
“Petali di poesia”, personale presso il bar pasticceria Pegaso.