Assai ampia è la scelta iconografica del maestro, che spazia su ogni aspetto della realtà. Il tema del paesaggio è particolarmente sentito ed interpretato con una sensibilità dinamica e solare che talvolta incontra l’immediatezza di una gestualità molto vicina all’espressionismo toscano, arricchito da un cromatismo vivido, intriso di luce.
La predilezione per il colore si rivela anche nelle nature morte e nel floreale, insieme alla piena adesione al vero, la stessa che troviamo nella figura. Pignataro infatti, è un grande disegnatore dal tratto potente e sicuro. Interprete attento e appassionato della realtà, applica il suo esercizio sincero e irrinunciabile alla quotidianità vissuta.
Si affaccia in punta di piedi sull’universo femminile realizzando splendidi nudi e ritratti che si avvalgono dell’intensità del carboncino o del calore della sanguigna per renderci partecipi di una bellezza non solo esteriore, ma soprattutto di un’indagine profonda dell’intimità, degli stati d’animo, dei sentimenti, che l’artista riesce a far affiorare con delicata sapienza.
Lo sguardo puntuale e partecipe si posa sugli animali domestici, sulle cose care, oppure è attratto dal mondo del circo e sotto la maschera del clown sa farci sentire il cuore che batte, nella sua figura goffa che nasconde la timidezza, nella sua forza ruvida che cela un carattere mite, nel suo malinconico sorriso, sa cogliere la genuina poesia, metafora della vita.
GABRIELLA GENTILINI
Firenze, gennaio 2008